Ordine cavalleresco collegato al culto di san Maurizio. La fondazione
dell'ordine risalì ad alcune disposizioni testamentarie di Amedeo VIII
dell'anno 1439. La nomina di questo ad antipapa, con il nome di Felice V, non
permise tuttavia di realizzare la congregazione, la cui idea venne ripresa,
più di un secolo dopo, da Emanuele Filiberto di Savoia. L'ordine
cavalleresco trovò la propria essenza nelle regole imposte dal duca:
combattere la pirateria nel Mediterraneo, esercitare attività di
carattere ospedaliero e fungere da milizia nobile. L'ordine venne approvato nel
1572 da papa Gregorio XIII che lo riconobbe con una bolla del 16 settembre. Due
mesi dopo l'ordine di San Maurizio venne unificato con quello di San Lazzaro.
Dopo l'approvazione pontificia il duca provvide all'organizzazione dell'ordine,
dotandolo di ampie disponibilità finanziarie e stabilendo le regole per
l'ammissione. Dopo le guerre napoleoniche l'ordine venne ricostituito: nel 1814
Vittorio Emanuele I dettò infatti nuove condizioni per l'ammissione. Nel
1868 Vittorio Emanuele II fissò nuove norme che fecero dell'ammissione
all'ordine una ricompensa per particolari benemerenze di ordine politico e
militare. L'abolizione della Monarchia mise termine al conferimento delle
onorificenze legate all'ordine e nel 1951 a esso vennero delegate solo mansioni
di assistenza ospedaliera.